Dopo il terremoto del 1693, la ricostruzione scisse la comunità in due entità che furono addirittura dal 1865 al 1926 due Comuni diversi: la vecchia Ibla ricostruita in stile medievale, sulle tracce dell’antica città, con strette vie, palazzi, case addossate una sull’altra, e la nuova Ragusa costruita sui colli Patro, Cucinello, Corrado, Pendente e Selvaggio, con strade rettilinee fiancheggiate da palazzi, case e condomini. Nella città nuova, via Roma taglia la città in senso parallelo. Percorrendo Corso Italia si possono ammirare la Cattedrale di San Giovanni, la Chiesa Collegio di Maria, il barocco Palazzo Lupis ed il Palazzo Bertini con i tre mascheroni raffiguranti il povero, il nobile e il commerciante.
Ibla, la città vecchia. Scendendo i 289 scalini, dal piazzale della chiesa di Santa Maria delle Scale si arriva alla statua di San Francesco da Paola. Da qui ha inizio la Salita Commendatore dove si trovano alcuni tra i più stupefacenti edifici e chiese della città. Proseguendo oltre il Palazzo barocco La Rocca, sede dell’Azienda Autonoma Provinciale del Turismo, si raggiunge il Duomo di San Giorgio. La chiesa è sovrastata da una cupola alta 43 metri su cui si aprono vetrate blu istoriate. Imboccando Corso XXV Aprile si arriva a Piazza Pola, dove s’innalza la Chiesa di San Giuseppe.
COME ARRIVARE: da Villa Aurea percorrere la SS115 sino a Ragusa.